Esistono dei limiti alla sincerità su Fb, perché, anche se vi piace condividere foto e aggiornamenti di status, ci sono cose che sarebbe meglio tenere per sé

Secondo l’AD di Facebook Mark Zuckerberg la vera missione di Facebook è rendere “il mondo più connesso e più aperto”.
Esistono però dei limiti alla sincerità su Fb, perché, anche se vi piace condividere foto e aggiornamenti di status, ci sono cose che sarebbe meglio tenere per sé.
Chi è, infatti, che guarda cosa fate sui social-network? Per esempio degli impiegati specifici, così come gli stalker, la polizia federale e, perché no, le compagnie di assicurazione, che, si sa, tengono d’occhio i profili su Facebook per attingere informazioni. E poi ci sono gli hackers, che prendono di mira Fb, esponendo gli utenti a rischio di furto di identità. E anche se avete scelto l’opzione “solo amici” per mettere al sicuro i vostri dati personali, esiste la possibilità di aver stretto amicizia con gente che non conosci poco o per niente.
Quali sono i dettagli che non dovreste mai mettere in rete?
Ecco una serie di esempi (con fotogallery) su cosa tacere della propria vita su Fb. Nota bene: tenete presente che alcuni post o SNAFU (“cose apparentemente sicure invece finite male”) su Fb hanno portato al licenziamento, all’identificazione e addirittura all’arresto di qualcuno.
1) Il tuo profilo su Fb visibile sui motori di ricerca
Siete davvero sicuri di volere che il vostro profilo Fb – e le informazioni base su di voi, come genere di appartenenza, nome e foto – appaia, per esempio, in una ricerca su Google? Se no, fate in modo di bloccare questa possibilità attraverso le impostazioni del vostro profilo. Le associazioni per la tutela dei consumatori americane consigliano sempre di fare in modo di evitare che gente totalmente estranea possa accedere alla vostra pagina. Per farlo, andare alla gestione della Privacy su Account Fb e scegliete una delle opzioni suggerite
2) Data e luogo di nascita.
Certo, è piacevole ricevere gli auguri di compleanno dai bene intenzionati di Facebook, ma è sempre meglio non mettere la vera data di nascita in rete. Beth Givens, direttore della Privacy Rights Clearinghouse, è sicura che pubblicare data e luogo di nascita esatti è come dare a un ladro la password per la tua situazione economica. I ricercatori della Carnegie Mellon avvertono che si può facilmente risalire al codice fiscale di qualcuno se si conoscono luogo e data di nascita. Per cui, invece di mettere la data completa ed esatta, variatela un po’ con la fantasia o indicate un giorno nello stesso periodo
3) Il nome da ragazza di vostra madre
Questa è un’informazione particolarmente preziosa, perché si tratta di una risposta di sicurezza richiesta assai frequentemente da molti siti: le banche che rilasciano carte di credito, i provider di servizi wireless e molte altre aziende fanno affidamento proprio su questa domanda/risposta per proteggere i vostri dati personali.
4) L’indirizzo di casa
Rendere pubblico il proprio indirizzo fa sì che tutti coloro che hanno accesso alla vostra pagina sappiano di preciso dove abitate. Le ripercussioni negative potrebbero essere varie, come la cronaca insegna
5) Le ferie lontano da casa
Non pubblicate aggiornamenti che diano indicazioni su quando e quanto sarete via da casa. Rendere pubbliche le ferie anche a cosiddetti “amici” (magari malfidati) fa sapere a tutti quando la casa è vuota. Scrivete per lo meno cose tipo “c’è un antifurto” o “il mio cane da guardia è un assassino”
6) Il weekend lontano da casa
Nonostante siano state introdotte da poco nuove funzioni che informano su dove siete (ristorante, parco, centro commerciale), pensateci due volte prima di fare troppa pubblicità al fatto che a casa non c’è nessuno. “Mai scrivere ‘esco a correre’ o ‘shopping per il mio amore'” avverte il codice di comportamento del Pronto Intervento americano 911
7) Foto compromettenti
Oggi quasi tutti sanno che foto razziste, inappropriate, o che potrebbero essere usate per accusarvi di qualcosa, se postate su Facebook possono costare il posto di lavoro o peggio. Attenzione che anche le foto cancellate possono essere recuperate e continuare a perseguitarvi per sempre. I server di Facebook possono immagazzinare foto cancellate per un periodo non specificato. “E’ possibile” ha detto un portavoce di Fb ad Arts Technica “che qualcuno che in precedenza aveva accesso ad una foto possa conservarne l’indirizzo URL, in modo da renderla ancora accessibile”
8) Confessioni
Pasticciato con la dichiarazione dei redditi? Il capo proprio non lo sopportate? Non avete pagato il conto al bar? Non fatelo sapere su Fb. Le opzioni di privacy servono per decidere con chi scambiare notizie, ma una volta postate le vostre bravate potrebbero essere difficili da far scomparire, o più semplicemente potrebbe essere difficile impedire che si diffondano. Esiste una serie infinita di storie di impiegati che se la sono vista brutta per un eccesso di condivisioni su Fb, o di gente finita in manette a causa di informazioni scambiate sui social network
9) Il numero di telefono
Attenti a dove scrivete quel numero di telefono. Se lo mettete sul vostro profilo, anche il più remoto dei vostri “amici” (tra i quali ci spossono essere ex, compagni delle elementari, amici di amici di amici) potrebbe avere voglia di farvi uno squillo. Tom Scott ha ideato una applicazione nota col nome di “Evil – Male”, che pubblica tutti i numeri di telefono pescandoli da ovunque su Facebook. “Ci sono un sacco di gruppi che si chiamano ‘Ho perso il telefono’ o ‘Ho bisogno del tuo numero’ su Fb e molti sono pubblici” dice Scott. “In realtà non tutti si rendono conto di cosa significhi di preciso ‘pubblico’su Fb: ovvero che tutti – ovunque nel mondo – possono vedere, iscritti a Fb e no”
10) Il conto alla rovescia su quanto manca alle ferie
La CBS Money Watch mette in guardia contro il conto alla rovescia dei giorni che mancano alle ferie. Lo stesso vale per il conto alla rovescia di quanto manca alla fine delle stesse. “E’ come dire ‘venite e derubatemi’, anzi, il miglior modo per farlo sapere. Meglio pubblicare le foto delle vacanze una volta tornati a casa”
11) I nomi dei figli
I ladri di identità prendono di mira anche i bambini. “Non mettete su tag delle foto e didascalie i nomi dei vostri figli” scrive il Consumers’ Report. “E se lo fa qualcun altro per voi, cancellatelo tramite il tasto ‘rimuovi tag’. Chiedete anche agli altri di farlo, soprattutto se i vostri figli non sono su Fb”
12) Abitudini “insolite”
Vi piace fare le corse sulla vostra vecchia fuoriserie? Vi ciondolate da un deltaplano? Oppure fumate come una ciminiera? Sappiate che le assicurazioni frugano sempre di più nella rete per vedere se i loro clienti espongono se stessi o i loro beni a rischi inutili. Lo dice Insure.com.
Si sente sempre più spesso che le compagnie di assicurazione adattano i premi assicurativi in base a quanto i clienti scrivono su Fb. E dal momento che anche i criminali si avvalgono dell’uso di strumenti come Street View di Google e, appunto, Fb, per selezionare le loro vittime, “non mi stupisco se, con il perfezionamento e la maggiore diffusione di applicazioni e social network, gli assicuratori li includano tra i mezzi a loro disposizione per personalizzare il costo del rischio individuale” dice Darren Black a capo del settore assicurativo sulla casa di Confused.com
13) Come è fatta casa vostra
Il settore Ladri di Identità del Pronto Intervento 911 ricorda agli utenti di Facebook di non pubblicare mai foto che descrivano un appartamento, e, soprattutto, dei beni, magari di valore, in essa contenuti.
FONTE